Associazione "I Mei" - Chi siamo

L'Associazione si pone lo scopo di promuovere, attraverso la propria attività, l’ambiente e il territorio montano.

Per mettere in atto i propri propositi l’Associazione intende:


  - Promuovere il territorio, valorizzandone il patrimonio culturale e ambientale e i
    prodotti tipici collegati;
  - Diffondere la conoscenza delle località montane, incrementando la capacità di
    attrazione di flussi turistici sostenibili;
  - Inserire la valle del Randaragna in percorsi turistici esistenti (es: Alta via dei
    Parchi), promuovendo un turismo ecologico, legato all’uso della ferrovia Porrettana
    come collegamento con le principali città;
  - Cercare collaborazioni con enti pubblici e privati, di diversa nazionalità, al fine di
    creare sinergie culturali, col fine comune di comprendere che la conoscenza del
    territorio è la base fondamentale per il rispetto dell’ambiente;
  - Sensibilizzare ed educare alla conoscenza e al rispetto naturalistico, rafforzando il
    senso di appartenenza e di consapevolezza della popolazione e promuovendo
    momenti di aggregazione sociale finalizzati a far conoscere e apprezzare le
    ricchezze del territorio;
  - Sviluppare una rete sostenibile per il ripristino delle condizioni economiche e sociali
    che consentano la ripopolazione del territorio montano.


Gli associati condividono questi propositi e l’assoluta gratuità del nostro lavoro,
ricavandone un unico guadagno: la soddisfazione di avere provato a fare qualcosa per il nostro territorio.


I MEI


Cosa Sono I MEI

Nella tradizione montana della Valle del Randaragna la parola assume due diversi
significati; uno legato al quotidiano e l’altro a una cultura trasversale, universale.

 1. Nell’accezione comune il Meo era il “garzone”, di solito il più giovane della squadra,
     che seguiva gli uomini nei loro viaggi della disperazione, nelle loro trasferte in
     Sardegna a fare il carbone.

     La squadra dei carbonai si formava alla stazione di partenza (Molino del Pallone) e

     si scioglieva al ritorno, dopo mesi di duro lavoro.
     La squadra doveva essere affiatata e autonoma, e in questo contesto il Meo
     svolgeva le attività quotidiane più umili, per non distogliere gli uomini dal duro   

     lavoro.
 2. Nella versione universale, che nessuno ammetterà pubblicamente di condividere, il
     Meo è il rappresentante di un Popolo antico come i sogni, eterno e misterioso   

     come la notte, variopinto come la fantasia, la cui storia nessuno conosce eppure 

     tutti ricordano.
     Il Meo appartiene alla “religione” della Natura, vive nell’Aria e nell’Acqua, nel Fuoco,
     tra gli alberi e dentro gli alberi, nella Terra e sotto la Terra.
     Strani personaggi con un sesso, due sessi o senza sesso, a volte con la coda,

     senza essere animali, carichi di saggezza e passione pur senza essere umani.
     Strani abitatori di ogni mistero, alati senza essere uccelli, cornuti senza essere
     demoni, bellissimi o mostruosi, dolcissimi o crudeli, quasi onnipotenti e quasi
     immortali senza essere dei.
     I Mei hanno molti nomi legati alle varie culture europee. C’è chi li chiama Gnomi,
     Folletti, Elfi, ma molti li chiamavano, e li chiamano ancora, semplicemente il
     “Piccolo Popolo”.